sabato 18 aprile 2020

PROGETTO "LEGGIAMO PER VIAGGIARE" - L'ANELLO MAGICO

TERZO APPUNTAMENTO CON IL PROGETTO "LEGGIAMO PER VIAGGIARE"

Stai per conoscere Pic, il protagonista di questa strabiliante avventura. Nemmeno lui sa che cosa sta per accadergli, ma con coraggio saprà affrontare le prove che gli si porranno di fronte e vivrà una intenza avventura!

L'ANELLO MAGICO

In una casetta nel bosco viveva un piccolo elfo che si chiamava Pic.
Tutti lo prendevano in giro per via della sua statura dandogli un brutto nomignolo: “nano da giardino”; così, stanco di essere continuamente criticato, decise di andare nel bosco della “Tropea rossa” dove abitavano alcuni suoi amici. Per mezzo di un corvo, mandò loro una lettera con scritto che sarebbe andato a trovarli per un po’ di tempo.
Partì pur sapendo che il viaggio sarebbe stato lungo e forse anche pericoloso; mise nel suo zaino: cinque panini, tre bottiglie d’acqua, una coperta, uno specchio ed una mappa.
Durante il percorso, il piccolo elfo incontrò un vecchio signore affamato e stanco, così gli disse: “Vuole farmi compagnia e ristorarsi con me?”.
Il vecchio accettò e i due si abbuffarono fino a sazietà con tutto quello che c’era nello zaino.
Il signore disse: “Sei stato gentile con me per cui ti voglio regalare questo anello”.
Pic guardò l’anello e quando rialzò lo sguardo il vecchio non c’era più. Lui rimase sbalordito, ma proseguì nel suo viaggio.
Verso sera il piccolo elfo notò che stava diventando freddo, così si mise l’anello al dito per non perderlo e strofinò le mani per cercare di riscaldarle; poco dopo di fronte a sé vide un ruscello pieno di coccodrilli.
Con coraggio immerse un piede nell’acqua fino a raggiungere le profondità, stranamente i coccodrilli non lo aggredirono, anzi sembrava quasi che non lo vedessero, eppure era lì davanti a loro.
Pic si avvicinò ad un alligatore, gli si mise davanti, ma niente, ancora non lo riuscivano a vedere; così uscì dall’acqua e tirò fuori dal suo zaino la coperta per asciugarsi e lo specchio.
Sì coprì per bene e poi aprì il suo piccolo specchio: proprio non capiva come avessero fatto i coccodrilli a non notarlo in mezzo al ruscello, ma quando lo aprì non si vide riflesso!
Era molto sconcertato perciò ripensò a cosa aveva fatto prima di attraversare il fiume: si ricordò che aveva strofinato le mani.
Provò di nuovo a sfregare le mani, ed ecco nello specchio il riflesso del suo viso familiare.
Così ci asciugò, si tolse l’anello, lo mise in tasca e proseguì il suo viaggio felice del suo nuovo potere magico.
Continuò il suo cammino sicuro che sarebbe andato tutto bene, ma ad un tratto sentì una risatina davvero fastidiosa, così strofinò le mani, sicuro che sarebbe di nuovo scomparso, invece risentì lo stesso sogghigno e ad un tratto vide tutto nero.
Quando si svegliò si accorse di essere in una grotta, chiuso dentro una gabbia da una strega maligna che gli stava dicendo che sarebbe stato la sua cavia per un esperimento.
Pic incredulo strofinò le mani e subito la vecchia gli disse: “Cosa fai? Ti lavi le mani senza acqua né senza sapone?”
L’elfo non riusciva a capire: sarebbe dovuto diventare invisibile!
Allora pensò a cosa aveva di diverso dalla prima volta in cui aveva usato il suo potere: “L’anello!” urlò, e la strega si spaventò talmente tanto da far rovesciare il suo esperimento sul pavimento causando una esplosione.
Il vecchio che gli aveva regalato l’oggetto magico, sentì l’esplosione e volò in sella al suo unicorno ad aiutare Pic.
Così l’elfo venne salvato dal vecchio: i due montarono in sella all’unicorno e Pic decise di rimanere insieme a lui.
Pic scrisse una lettera di scuse agli amici perché non sarebbe più andato a vivere da loro, disse anche che sarebbe rimasto con il vecchio.
I due si indirizzarono verso casa dell’anziano e vissero tante altre stupende avventure sempre insieme, aiutandosi vicendevolmente.

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