sabato 18 aprile 2020

PROGETTO: "LEGGIAMO PER VIAGGIARE" - REY E IL DIAMANTE DI ZEIDOC

SECONDO APPUNTAMENTO CON IL PROGETTO "LEGGIAMO PER VIAGGIARE"
Stai per leggere un altro racconto che parla di orchi, maghi, fate e creature misteriose. Personaggi che possiamo trovare solo in un mondo magico.
Segui le orme, il sentiero è tracciato e... buon viaggio!

REY E IL DIAMANTE DI ZEIDOC

In un luogo molto lontano viveva Rey, un giovane eroe che sognava di diventare il più potente mago del suo regno. Per fare ciò, bisognava rubare il diamante di Zeidoc che si trovava in una grotta, ma nessun impavido avventuriero che aveva provato a prenderlo era più tornato a casa.
Rey decise comunque di partire per raggiungere la grotta, ma non sapeva che avrebbe dovuto recuperare il diamante prima dell’alba del settimo giorno, altrimenti non sarebbe sopravvissuto all’impresa, come tutti gli altri eroi che fino a quel momento vi si erano accinti.
Rey era in viaggio da ormai due giorni senza alcun dubbio di riuscire a superare la prova.
Arrivò in un bosco incantato, abitato da elfi che vivevano in un villaggio; Rey si accampò lì per la notte stando il più possibile lontano dal popolo dalle orecchie a punta.
Nonostante questo, le creaturine si accorsero all’istante del loro ospite e lo accolsero con gioia e onore.
Rey raccontò loro il viaggio che stava affrontando e finirono la serata con un banchetto, offrendo a Rey una casa in cui dormire.
Durante la festa, il giovane eroe notò un elfo diverso dagli altri.
Gli arrivava all’incirca alle ginocchia, aveva un cappello a punta di colore rosso e un colorito piuttosto pallido; la forma del viso era triangolare con due orecchie a punta che gli spuntavano da sotto il cappello.
La cosa che Rey notò era il suo abbigliamento: portava una maglietta a righe rosse, i pantaloni rossi e due lunghe calze sempre a strisce rosse; il suo vestito era tutto di colore rosso, mentre quello degli altri elfi era verde. Il piccolo elfo reggeva anche un lungo bastone che all’estremità aveva una grande sfera rossa.
Rey aveva intuito che lui era il Re degli Elfi.
Alla fine della serata il Re chiamò il ragazzo e gli disse: - Rey, Ho apprezzato la tua presenza e mi sembri proprio il ragazzo giusto -.
Il giovane non capì e chiese: - Il ragazzo giusto per fare cosa? -
L’elfo gli porse un anello e con sguardo saggio gli disse: - Usalo con astuzia -.
Rey lo prese e lo indossò, poi l’elfo gli fece cenno di girarlo; il giovane così fece e ad un tratto divenne invisibile.
Il ragazzo ringraziò e se andò per la sua strada.
Erano già passati quattro giorni senza alcuna avventura, quando Rey improvvisamente vide una grotta con a un enorme drago che la sorvegliava. Capì che all’interno era custodito il diamante.
Rey non sapeva di dover affrontare il drago e quando lo vide rimase scioccato.
Aveva lunghe ali e sul dorso una serie di spine; dai lunghi denti affilati stillavano gocce di veleno nero.
Il drago vide Rey che gli veniva incontro e sputò un getto di fuoco che, per fortuna, il ragazzo schivò. A quel punto gli venne in mente l’anello che gli aveva dato il Re degli Elfi. Lo indossò, lo girò e divenne invisibile. Allora il drago pensò di aver ridotto in cenere il ragazzo perciò si rimise a dormire.
Rey entrò senza far rumore nella grotta e vide il diamante di Zeidoc: lo afferrò e lo portò fino al suo regno.
Fu così che Rey divenne il mago più potente dell’intero regno, riuscendo a portare per primo a termine la missione in soli quattro giorni!

Nessun commento:

Posta un commento