sabato 18 aprile 2020

PROGETTO "LEGGERE PER VIAGGIARE"-LA RICERCA DELLA FELICITA’

SETTIMO APPUNTAMENTO CON IL PROGETTO "LEGGERE PER VIAGGIARE"

Il potere della lettura è questo: portarci dal divano di casa nostra, in un posto ai confini del mondo dove un nano, prendendoci per mano, ci guida nella sua miniera e ci costringe ad affrontare con lui un orco alla ricerca della felicità.
Grazie ragazzi che ci fate vivere avventure fantastiche in questo momento di isolamento.

LA RICERCA DELLA FELICITA’

In una regione lontana, ai confini del mondo, nel tempo in cui i guerrieri lottavano ancora con la spada e lo scudo, sotto la corte del re Guglielmo V, viveva un nano di nome Otello.
Otello trascorreva le sue intere giornate dentro una miniera nascosta agli esseri umani dove, con tanto duro lavoro, riusciva a trovare minerali preziosi ed inestimabili da vendere al re per guadagnare qualche soldo che gli serviva per mantenere il suo orto di erbe magiche.
Otello si sentiva ogni giorno sempre più solo e teneva tutti i suoi guadagni per sé; avrebbe desiderato tanto avere qualche amico con cui condividere il suo patrimonio, così una notte in sogno Otello ebbe una visione della “felicità eterna” che gli fece cambiare idea sulla sua avidità.
Il giorno seguente partì per un lungo viaggio e portò con sé alcune delle sue erbe magiche; durante il tragitto, in cima ad un’alta montagna, incontrò un vecchio mago che, a causa della sua vecchiaia, non riusciva più ad utilizzare i suoi poteri magici, così chiese al nano se poteva recuperare la Lampada nascosta dal suo amico Genio dentro le cavità sotterranee del castello di sua maestà: in cambio gli avrebbe dato tutto ciò che desiderava.
Sembrava un compito facile per il nano Otello, ma non aveva fatto bene i conti con un imprevisto… Incontrò nei sotterranei un Orco Cattivo che sapeva dell’esistenza della Lampada ma neanche lui fino ad ora l’aveva trovata; l’Orco furbescamente si fece amico il nano per farsi aiutare nel ritrovamento della Lampada, ma in realtà la voleva tutta per sé.
Otello, felice perché pensava di aver incontrato un nuovo amico, si rese disponibile e iniziarono subito la ricerca, ma durante una notte burrascosa in sogno gli apparve di nuovo la visione della “Felicità eterna” che gli disse di stare molto attento all’inganno dell’Orco e di usare le sue preziose erbe magiche per sbarazzarsi di lui per trovare finalmente la Lampada magica.
Il giorno seguente il nano Otello chiese all’Orco di guardare bene in una delle celle del sotterraneo: mentre lui intento nella ricerca era distratto, il nano lo rinchiuse dentro e chiuse la cella utilizzando le sue erbe magiche che gli fecero comparire un lucchetto ed una chiave.
Come per magia, proprio in quell’istante gli comparve di fronte la Lampada magica che era sempre stata invisibile fino a quando l’Orco era alla sua ricerca: essa, infatti, non voleva essere usata come arma da parte di un cattivo e sapendo bene le intenzioni del nano Otello si manifestò solo a lui grazie a un incantesimo.
La missione del nano Otello era così stata completata e la Lampada ritornò nelle mani del mago Cedric che lo ricompensò con una moneta fortunata: questa moneta sarebbe servita al nano per trovare oro e pietre preziose dentro la sua miniera.
Otello, però, non desiderava la ricchezza per sé, ma la felicità di non essere più solo e condividere con altri i suoi tesori, così raccolse tutti i minerali presenti nella miniera grazie alla moneta fortunata e si trasferì nel paese più povero del suo territorio per condividere le sue ricchezze con la popolazione del luogo.
Fu così che trovò la vera felicità, con la condivisione dei propri beni con gli altri; in seguito, il suo viaggio continuò nei luoghi più sperduti del mondo fino ai tempi nostri

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